COMUNICATO STAMPA
A seguito dell’incontro a Palazzo Chigi del Governo con i sindacati, nel corso del quale si è discusso sia della Legge di Bilancio sia del PNRR, il Segretario Generale della Confsal, Angelo Raffaele Margiotta, ha dichiarato: “Formuliamo un giudizio articolato per cui da una parte diamo atto al Governo della disponibilità al confronto e della validità di alcune importanti misure e azioni intraprese, mentre non manchiamo di rilevare significative criticità che a nostro parere richiedono urgenti soluzioni.
Apprezziamo- chiarisce Margiotta- l’opera di rimodulazione del PNRR e la sua approvazione da parte della Commissione europea, come pure l’intento di considerare l’intero Mezzogiorno come Zona Economica Speciale, che comporterà una serie di agevolazioni tese ad attirare gli investimenti economici necessari a realizzare il rilancio economico e lo sviluppo del Sud per poter finalmente diminuire il divario rispetto alle regioni più sviluppate del Nord.
Cogliamo favorevolmente – continua il Segretario Confsal- l’intento del Governo che, in tema di sicurezza sul lavoro, accoglie uno dei punti del Decalogo Confsal riguardo la prevenzione partecipata, destinando una parte dell’avanzo INAIL alla formazione ed incentivare l’adozione da parte delle imprese di appositi protocolli- proseguendo poi con l’evidenziare che-“Più della metà della manovra di Bilancio è destinato ai lavoratori attraverso la riduzione del cuneo contributivo e allo stanziamento di risorse per i rinnovi dei contratti dei dipendenti pubblici.
Nel corso dell’incontro però- aggiunge Margiotta- non abbiamo mancato di rilevare una serie di criticità per le quali chiediamo al Governo un impegno preciso per portarle a soluzioni; in particolare rileviamo che le risorse destinate al rinnovo dei contratti, equivalenti ad una rivalutazione delle retribuzioni di circa il 6%, non consentono il recupero della perdita del potere d’acquisto, eroso dalla dinamica inflattiva. Esse, quindi, vanno considerate soltanto un primo passo avanti in direzione di un recupero che dovrà avvenire man mano che la situazione finanziaria lo consentirà.
È inoltre necessario- prosegue il Segretario Confsal- completare l’intervento fiscale a favore dei salari più bassi, arrivando alla completa detassazione dei redditi fino a 18/20 mila euro annui che corrispondono alle paghe orarie inferiori ai 9 euro, ovvero ai salari poveri.
È indispensabile- ha ribadito Margiotta- riformare il sistema della formazione professionalizzante ed incrementare l’istruzione tecnica superiore per dare alle nuove generazioni le competenze necessarie per cogliere le opportunità lavorative, intercettando la domanda specialistica che proviene dal mondo delle aziende. Infine, in tema di trattamento pensionistico: siamo anche noi contrari alle previsioni normative (ex art.33) che ledono i diritti acquisiti dagli operatori della sanità e dai dipendenti comunali.
In questa prospettiva- conclude il Segretario Confsal-riteniamo sbagliato l’atteggiamento di quelle sigle confederali che, snaturando la funzione del sindacato, lo portano ad assumere il ruolo improprio di preconcetta opposizione politica. Una linea fallimentare per altro bocciata dalla stragrande maggioranza dei lavoratori”.