Il giorno 29 maggio presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, in Sala “Monumentale”, è stata audita la Confsal, rappresentata dal Capitano Paolo Pignalosa della Confsal Pesca che ha evidenziato diverse criticità e nello specifico cosa abbia sinora impedito di affrontarle con successo.
“In particolar modo guardando agli ultimi anni -ha messo in evidenza il Capitano Pignalosa – c’è stato un rapido e deciso incremento del traffico marittimo sia nel cabotaggio Mediterraneo che sulle rotte oceaniche che guardano, in particolar modo, al Medio ed Estremo Oriente. Questo settore, che da sempre è stato uno dei principali motori dell’economia, continua ad evolversi e a migliorarsi costantemente, rispettando i dogmi ambientali e della sostenibilità. Si è iniziato tale percorso con la costruzione di navi più tecnologiche grazie all’installazione di pannelli solari e batterie ecologiche od ecocompatibili alimentate, queste ultime, con carburanti più efficienti e meno inquinanti. Non solo: si è migliorato l’impianto dei sistemi di pulizia dei gas di scarico, cc.dd. scrubber. Nonostante queste migliorie, però, il fattore umano non ha avuto un risalto primario come avrebbe dovuto, lasciando in subordine alle migliorie qualitative delle strutture, la qualità della vita di un equipaggio che forma l’anima di un’imbarcazione e che la rende operativa e funzionante, nonostante le criticità che si possono incontrare giorno dopo giorno, in una tipologia di lavoro che nasconde insidie ed incognite ad ogni giro di lancette”.
“Tali criticità, purtroppo, non solo non hanno incentivato ma, anzi, al contrario, hanno contribuito a dissuadere i giovani ad intraprendere la carriera del mare. Si è ritenuto, in maniera inidonea, che la principale attività riguardasse la contrattazione per la miglioria della retribuzione e i relativi adeguamenti su scala Nazionale. Ma i risultati non sono stati soddisfacenti e neanche, lontanamente, quelli sperati visto che alcune figure, tra le più richieste, come quelle dei direttori di macchina, gli ufficiali elettrotecnici, ecc.., se extracomunitari (provenienti per la maggior parte da Filippine, Ucraina, India, ecc..) hanno una retribuzione netta, decisamente superiore rispetto a quella dei parigrado italiani. Occorre quindi riformulare la tipologia e la qualità della formazione sia a terra che a bordo, approfondendo delle tematiche che non sempre ricevono adeguata copertura formativa ed informativa”.
“La Confsal – afferma il Segretario generale Angelo Raffaele Margiotta – si impegna a mettere in campo tutte le azioni necessarie per la salvaguardia di un’attività lavorativa che è tra le più antiche della storia e che continua ad essere uno dei principali motori delle varie economie”.