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Nel Contratto di programma risorse insufficienti per il mezzogiorno

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“A parte l’iter procedurale, che non consente un esame adeguato e approfondito dei testi in oggetto, il Contratto di programma tra Ministero delle Infrastrutture ed Rfi appare non condivisibile sulla ripartizione delle risorse tra i singoli programmi, in quanto mal calibrate in termini economici e non adatte a ridurre i divari esistenti nella dotazione di infrastrutture ferroviarie tra Mezzogiorno e resto del Paese”. Questo il commento del segretario generale Confsal, Angelo Raffaele Margiotta, in seguito all’audizione in commissione Trasporti della Camera nell’ambito dell’esame, in sede di relazioni al Parlamento, dei contratti di programma stipulati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con la società Rete Ferroviaria Italiana Spa per il periodo regolatorio 2022-2026 – parte servizi e parte investimenti. Occasione nella quale la Fast-Confsal ha consegnato un dettagliato documento tecnico in cui si individuano criticità e proposte correttive.

“Il Mezzogiorno – spiega Margiotta – oltre ad essere hub energetico, con l’intero sistema della portualità e della logistica, a partire dai porti meridionali di cui alcuni, come quello di Gioia Tauro, sono già in grado di fornire un apporto positivo, può sviluppare sempre più attrattività, PIL e occupazione. Ma servono infrastrutture adeguate. Intanto bisogna passare dalle parole ai cantieri per quanto riguarda la realizzazione di un collegamento stabile sullo Stretto di Messina. Poi, bisogna assolutamente colmare il gap che riguarda la rete ferroviaria”.

“A questo proposito” anche il Segretario generale di Fast-Confsal Pietro Serbassi sottolinea “la necessità di intensificare gli interventi per l’alta velocità reale, non solo su quella di rete. Per far questo bisogna rendere prioritari l’ammodernamento e l’elettrificazione delle reti, come ad esempio quella sul versante ionico, in Calabria e Basilicata, in Puglia con la linea Foggia-Manfredonia, nonché l’intera rete sarda che sono ancora senza interventi realizzati. Altri aspetti segnalati sono stati la necessità di innalzare le non eque risorse economiche destinate per i collegamenti su ferro del cosiddetto ultimo miglio per porti e aeroporti”.

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