COMUNICATO STAMPA
Dopo l’ennesima giornata di violenza vissuta in un carcere italiano, è immediata la protesta della Confsal e del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE.
“Ieri si sono vissuti nella Casa di reclusione di Noto momenti di altissima tensione, con numerosi poliziotti penitenziari feriti dagli atti di violenza posti in essere dai detenuti.
Ogni giorno registriamo nelle carceri violenze inaccettabili verso chi rappresenta lo Stato: e questo è inaccettabile! Basta!!!”, dichiarano Il segretario generale della Confsal Margiotta e il Segretario generale del SAPPE Capece, che esprimono vicinanza e solidarietà ai colleghi siciliani.
Donne e uomini della polizia penitenziaria svolgono servizio nelle sezioni detentive senza alcuno strumento utile a garantire la loro incolumità fisica dalle continue aggressioni dei detenuti più violenti. L’uso del taser, degli scudi protettivi e caschi potrebbero essere strumenti di deterrenza e a protezione dei poliziotti penitenziari soprattutto dopo l’introduzione della vigilanza dinamica ed il regime penitenziario ‘aperto’,. oltre la consistente presenza di detenuti con problemi psichiatrici.
“L’amministrazione appare inerme; non agisce efficacemente a tutela del personale”
Questa la denuncia di Margiotta e Capece.
Il sindacato autonomo “scenderà” in piazza a Roma, a settembre per richiamare l’attenzione sulla grave situazione delle carceri e per sottolineare quanto e come sia importante e urgente prevedere un nuovo modello custodiale.