COMUNICATO STAMPA
In merito alla questione del salario minimo occorre fare chiarezza.
La Confsal sostiene che per assicurare una minima “dignità economica” a lavoratrici e lavoratori è necessario:
- garantire a ogni persona che lavora la copertura della contrattazione collettiva.
- certificare, in via preliminare, la “qualità” dei Contratti collettivi, istituendo presso il CNEL una task force dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro che rigetti i CCNL non in regola (c.d. contratti pirata);
- innalzare i salari poveri attraverso anche la leva fiscale, abolendo l’irpef sui salari bassi, un’iniqua “tassa sulla povertà”;
- favorire l’adeguamento dei salari poveri nei settori produttivi deboli (quelli a basso valore aggiunto), operando una specifica riduzione strutturale degli oneri fiscali e contributivi che gravano sulle imprese.
Per quanto riguarda invece la depressione dei salari, essa chiama in causa la forza e la capacità contrattuale del sindacato, sui cui è doveroso riflettere.