Il governo italiano ha chiesto e ottenuto dalla Ue, nell’ambito della trattativa sulla revisione della rete Ten-T, l’inserimento tra le priorità infrastrutturali europee dell’estensione del corridoio Adriatico da Ancona fino a Foggia, per poter così connettere le regioni centro meridionali (Marche, Abruzzo, Molise e Puglia) del versante orientale del Paese. La Fast e la Confsal sono particolarmente soddisfatte di questa iniziativa, che recepisce appieno le indicazioni della Federazione.
L’estensione del corridoio Baltico-Adriatico dalle Marche fino in Puglia è infatti uno degli obiettivi strategici che Fast Confsal ha segnalato al Governo Conte II l’8 ottobre del 2020, nel corso del Convegno “ITALIA VELOCEMENTE CONNESSA”, organizzato a Roma presso l’Hotel Quirinale. Imprese, parti sociali e istituzioni si sono confrontate sulle nostre proposte per il Pnrr.
L’evolversi di questa trattativa permetterebbe, con orizzonte 2030, di rafforzare la parte cd. core della rete TEN-T in Italia, completando un progetto di corridoi per il trasporto combinato che era stato ipotizzato già nel 1996.
Il documento realizzato dal centro studi della Fast Confsal dopo una serie di analisi, studi e comparazioni di scenari e prospettive, nei vari segmenti dei trasporti e della logistica, ha elaborato una serie di proposte suddivise in tre ambiti: INFRASTRUTTURE E SERVIZI, POLICIES E NORME E FINANZIAMENTI. Ed è proprio nel primo settore che la fast Confsal ha sottolineato la necessità di completare il corridoio Baltico-Adriatico, che era stato posizionato fino ad Ancona, allungandolo fino alla Puglia.
“Questa nostra visione infrastrutturale e sistematica è stata ripresa successivamente anche dalle quattro regioni adriatiche centro-meridionali interessate, che il 24 ottobre del 2020 a Pescara hanno firmato un protocollo per lo sviluppo del Corridoio Adriatico”, sottolinea il Segretario generale Confsal Angelo Raffaele Margiotta.
“Siamo convinti che il binomio confronto/proposta tra governo e parti sociali sia la strada per migliorare anche il sistema dei trasporti e della logistica nei vari ambiti, con l’obiettivo di rilanciare lo sviluppo socio-economico del nostro Paese puntando al recupero e al rilancio prioritario delle aree come il Mezzogiorno, che possono avere un doppio ruolo di volano: il primo, con l’interdipendenza economica presente tra macro-aree a livello nazionale e l’altro – conclude Margiotta – nell’area del Mediterraneo, verso il commercio mondiale e verso i Paesi che si affacciano su tale contesto geopolitico ed economico”.