COMUNICATO STAMPA
Roma, 5 maggio 2021 – “Una riforma in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro non è più rinviabile! Da gennaio a oggi sono 186 i morti sul lavoro secondo l’INAIL. È inaccettabile: sono vite umane, non numeri”, dichiara il Segretario generale della Confsal Angelo Raffaele Margiotta, a seguito degli incidenti mortali accaduti negli ultimi giorni a Luana D’Orazio, la giovane lavoratrice che ha perso la vita nello stabilimento tessile in provincia di Prato, e a Christian Martinelli, l’operaio di Busto Arsizio che questa mattina è stato schiacciato da un tornio mentre stava lavorando.
“Va risolto subito il problema della frammentarietà dei compiti, delle responsabilità e della disomogeneità dei controlli – prosegue Margiotta – in modo da rendere più organica e incisiva, per la tutela della sicurezza dei lavoratori l’azione di vigilanza”.
“La Confsal e Confsal-ATISL (Associazione sindacale Tecnici e Ispettori per la Sicurezza sul Lavoro) chiedono per tanto, l’istituzione di un Polo unico nazionale della sicurezza sul lavoro presso l’INAIL, quale unico Ente di vigilanza nel cui organico possano confluire gli ispettori tecnici dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, il cui numero a oggi è di sole 300 unità per tutte le 90 Province italiane. È urgente e necessario reclutare un numero maggiore di ispettori tecnici, potenziando anche l’attività di formazione, di informazione e di assistenza in materia di salute e sicurezza sul lavoro, a beneficio di tutte le aziende del tessuto produttivo italiano -conclude Margiotta – perché solo così si potrà evitare che si ripetano drammatici incidenti nei luoghi di lavoro”.