“La Confsal chiede al governo e alle forze politiche che le risorse del Recovery Fund vadano, in quantità consistente, nella direzione di una vera ed effettiva riforma del sistema delle politiche attive per le donne e la loro occupazione”. È quanto ha detto Lucia Massa, Vicesegretario generale CONFSAL e Capo dipartimento Formazione, partecipando oggi, in videoconferenza, alla ‘Digital Convention 2021’ organizzata da ANCORS – l’Associazione Nazionale Consulenti e Responsabili Sicurezza sul lavoro – ricordando che “solo tra aprile e settembre 2020, con la pandemia, le donne hanno scontato la perdita di 402mila posti di lavoro. Un calo doppio rispetto alla media dell’Ue. E lo scenario che si prospetta è di un peggioramento dell’occupazione femminile”.
“Perché le risorse abbiano effetto” ha evidenziato il Vicesegretario Massa “è però necessaria la revisione di due strumenti di politica attiva: l’assegno di ricollocazione, per le donne che rischiano di essere tagliate fuori dal mercato del lavoro, e quello dell’incentivo all’assunzione, per le donne che invece il lavoro lo cercano”.
“L’assegno di ricollocazione, oggi parametrato solo sulla persona e sul successo deve invece essere riparametrato anche sul processo che, facendo leva sulla formazione, conduca a un’effettiva ricollocazione della donna nel mondo del lavoro, in quanto riqualificata e professionalizzata”.
Sull’incentivo all’assunzione, oggi legato alla tipologia di contratto a tempo determinato o a tempo indeterminato, la Confsal propone che “venga riparametrato in base alle difficoltà che la persona incontra per inserirsi nel mercato del lavoro che per le donne sono maggiori rispetto agli uomini avendo il doppio lavoro della cura per la famiglia”.
“In questo senso” ha concluso il Vicesegretario Massa “la sfida verso il digitale, e con essa la formazione digitale, deve vedere protagoniste le donne affinché venga invertito il trend in discesa sul fronte occupazionale”.