Dichiarazione del Segretario Generale Confsal Angelo Raffaele Margiotta
“Il progetto di Riforma della Pubblica amministrazione parte col piede sbagliato perché il Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale non nasce all’insegna di uno spirito di inclusione e di condivisione ma in una logica ad escludendum che non ha voluto ascoltare l’altra voce dei Lavoratori italiani, quella autonoma e indipendente della Confsal.”
E’ quanto dichiara Margiotta, il Segretario Generale della Confederazione generale dei sindacati autonomi lavoratori, che aggiunge: “Così facendo, il Ministro Brunetta si è privato del contributo di una confederazione che, come certificato dall’Aran, ha lo stesso rango di rappresentatività delle tre sigle Confederali, essendo il quarto sindacato nell’ambito generale del Pubblico Impiego e, in particolare, il primo sindacato in settori fondamentali quali Giustizia, Esteri, Entrate e Sicurezza, il terzo per iscritti nella Scuola, oltre che ampiamente rappresentativo nella Sanità”.
“Con questo grave errore di merito e di metodo – sottolinea Margiotta – nasce un ‘Patto’ monco, la cui validità e applicazione rischiano di essere compromesse.
Ciò nonostante – ha concluso il segretario Generale – la Confsal saprà essere ancora di più protagonista attiva e propositiva per la realizzazione di una Riforma che sappia coniugare le esigenze di innovazione dei servizi per la collettività con la valorizzazione della professionalità dei lavoratori pubblici”.