“Mettere subito a punto una procedura informatizzata che semplifichi e umanizzi le pratiche e le relazioni dell’INPS con imprese e lavoratori. E’ questa l’unica soluzione per evitare alle aziende di indebitarsi, chiedendo prestiti per pagare i contributi, e ai lavoratori di indebitarsi per mangiare. La nostra richiesta riguarda un aspetto fondamentale nell’andamento dei lavori di riforma”. È quanto dichiara il Segretario Generale della Confederazione, Angelo Raffaele Margiotta, a fronte di quanto discusso nella serata di ieri al Tavolo del ministro Orlando sulla riforma degli ammortizzatori sociali.
“Confsal chiede di rettificare l’impostazione data dal ministero. E ritiene che la priorità oggi sia quella di intervenire sui tempi di gestione delle prestazioni portando a 30 giorni la risposta di approvazione dell’istanza e a 15 giorni la riscossione del saldo o dell’acconto della prestazione medesima”.
Stupisce che l’Inps dichiari che questo non è possibile “perché la procedura è complessa” e chiediamo al Ministro: “cosa risponderemo alle aziende in sofferenza che non riescono a pagare i contributi a fine mese? E ancora, cosa risponderemo ai lavoratori in cassa integrazione che a stento vanno avanti perché ricevono il sostegno dopo 90/120 giorni? Cosa risponderemo alle famiglie dei lavoratori in crisi economica e sociale?
Confsal chiede che la Riforma preveda un intervento sull’approvazione degli ammortizzatori, entro la fine di ciascun mese a far data dalla richiesta, al fine di ottimizzare i tempi di invio dei flussi UNIEMENS all’INPS e un intervento sul rimborso del saldo e dell’acconto entro il 16mo giorno di ogni mese successivo a quello dell’approvazione, allo scopo compensare in tempo reale nel modello F24 gli importi dovuti dall’impresa con quelli di specifico riferimento da ricevere dall’INPS.
Condividiamo invece che sia previsto un eventuale aumento dell’attuale 40% di anticipo alle imprese, purché questo si configuri come alternativo e integrativo al ristoro della prestazione, che deve avvenire in 15 giorni mediante il canale diretto INPS.