COMUNICATO STAMPA
Roma, 26.01.2021. Si è svolta oggi in modalità telematica la riunione con l’Aran sul Contratto Quadro per la definizione dei comparti e delle aree per il periodo 2019-2021, atto propedeutico alla riapertura dei CCNL dei singoli comparti del pubblico impiego.
Per la Confsal hanno partecipato Massimo Battaglia, Elvira Serafini e Gianni Recchia.
All’esito dell’incontro, Angelo Raffaele Margiotta, Segretario Generale della Confsal ha dichiarato «Definiamo velocemente questo Accordo per dare un segnale alla politica, ponendo le condizioni di base per la riapertura immediata delle trattative per i contratti dei dipendenti pubblici».
«L’Accordo sui Comparti, per la Confsal, dovrà tener conto anche di sezioni specifiche laddove necessario, ad esempio in riferimento alle professioni sanitarie. Chiariti alcuni aspetti chiave, abbiamo il dovere come Confederazione di giungere in brevissimo tempo a parlare di nuovi contratti per il personale, capaci di innovare la PA, dare dignità al lavoro pubblico, valorizzare le professionalità e la carriera e dare gratificazione economica ai lavoratori, in una Amministrazione Pubblica più efficiente e più efficace»
La riunione è stata aggiornata, per l’analisi da parte dell’Aran delle diverse posizioni espresse dalle Confederazioni, a un paio di settimane.
Al Segretario Nazionale Angelo Margiotta.
Leggendo con attenzione il comunicato stampa riguardante il pubblico impiego, mi trovo d’accordo con la sua dichiarazione. Ma credo che la Confsal deve fare un passo avanti rispetto alle altre confederazioni. Nel pubblico impiego tutto dovrebbe ruotare rispetto alle capacità di gestione del personale e le scelte tecniche rispetto agli obbiettivi politici. Questo si dovrebbe evidenziare sia sulla Sanità “come da Lei riportato” e sulle Autonomie Locali. Invece da tempo che non funziona così, in quanto la politica che non vuol capire che deve solo dare gli obbiettivi e verificare poi se l’obbiettivo e stato raggiunto e non sostituirsi alla gestione. La dirigenza dove troviamo la maggioranza incapace di gestire, sia per l’intromissione della politica e per la poca capacità di gestire. “farsi valere” Non possiamo ancora gestire la pubblica amministrazione come nel passato, oggi la pandemia, ci ha fatto toccare con mano che in molti settori si vede la incapacità e la sudditanza alla politica ” ecco perchè non si trova mai il responsabile del vapore”. Per finire perchè non voglio essere lungo, “sicuramente Lei ha capito benissimo il mio pensiero ma sono anche disponibile al confronto” ma un’ultima cosa voglio farle notare, con tutti i dirigenti, vice dirigenti, ecc. più tutto il personale qualificato che abbiamo nella pubblica amministrazione, perchè la politica cerca sempre al di fuori di questi soggetti persone dicono qualificate, ma che hanno un costo per il loro impegno nella costruzione di progetti e spesso anche obbiettivi politici. Se è questo che vuole la politica, cercare sempre all’esterno del proprio personale, va rimodellato tutto il pubblico impiego dai ministeri agli enti locali. Non possiamo erogare stipendi a un personale che la politica non fa lavorare e non permette di mettere in luce le loro capacità, l’Europa ci chiede altre cose.
Chi ha scritto è un dipendente degli Enti locali.
Ringraziandola di aver perso un po di tempo leggendo le mie righe le porgo cordiali saluti.
Moreno