Si è svolto il 4 febbraio 2020 presso il Ministero dello Sviluppo Economico, l’incontro del Tavolo Automotive, presieduto dal Ministro Stefano Patuanelli che ha, quale scopo prioritario, il confronto tra Governo, Istituzioni locali, associazioni di categoria, rappresentanze sindacali e università per una condivisione delle scelte strategiche da attuare per identificare con una attenta analisi dei dati e nel rispetto delle direttive e obiettivi europei e nazionali, quali siano le possibili misure e le risorse anche di carattere economico che si dovranno mettere a disposizione.
La Confederazione Confsal è stata rappresentata dal Segretario Nazionale Fismic Confsal dott. Marco Roselli
Il metodo di lavoro individuato vede un approccio che affronta in modo tecnico la focalizzazione su tre principali aspetti sui quali i gruppi di lavoro dovranno confrontarsi.
I sottogruppi sono:
1) DOMANDA
2) INFRASTRUTTURE
3) OFFERTA
A conclusione dei lavori dei sottogruppi sarà elaborato un documento di sintesi che sarà uno strumento necessario per le valutazioni le scelte e le azioni in ambito politico.
L’8 gennaio il Mise ha inviato alla Commissione Europea una proposta di politiche e misure nazionali finalizzate al raggiungimento degli obiettivi europei al 2030.
il Piano Nazionale Integrato per l’energia e il clima (PNIEC) ad opera dei ministeri Ambiente, Sviluppo Economico, e Trasporti, persegue obiettivi di decarbonizzazione, efficienza, sicurezza energetica, mercato interno dell’energia, ricerca, innovazione e competitività.
Gli obiettivi del PNIEC sui trasporti, in relazione al parco auto al 2030, vedono una sostanziale riduzione di veicoli ad alimentazione tradizionale, circa 10 milioni, che sarà accompagnata dalla crescita delle auto ad alimentazione alternativa e dalla consistenza totale del parco, con un cambiamento anche del servizio di trasporto da adeguare alle diverse esigenze dei segmenti di domanda.
Al 2030 si prevede che il 17% del parco auto dovrebbe essere costituito da veicoli elettrici, le alimentazioni diverse dai carburanti convenzionali coprirebbero il 32% del totale all’interno del comparto tradizionale con una quota crescente di biocarburanti.
A livello mondiale nel 2018 sono stati immatricolati quasi 2,1 milioni di veicoli elettrici (includendo automobili e veicoli commerciali leggeri), sia full electric (BEV) che ibridi plug-in (PHEV) registrando una crescita del 78% rispetto all’anno precedente, a livello europeo nel 2018 sono state immatricolate 384.000 auto, registrando un +33% rispetto al 2017.
Nel 2019 sono state immatricolate 10.663 auto elettriche registrando una crescita del 113% rispetto all’anno precedente, il peso dell’auto elettrica è pari allo 0.6% del totale delle immatricolazioni.
Per rispettare i nuovi limiti di emissioni CO2, l’andamento delle immatricolazioni necessita di una
accelerazione, 1 auto su 4 al 2025 e 1 auto su 2 al 2030 dovranno essere elettriche BEV/PHEV
Le azioni in discussione al Tavolo ministeriale prevedono di incentivare il rinnovamento dei veicoli per trasporto di linea e non (taxi, veicoli condivisi), rimodulare le risorse non spese Legge di Bilancio 2019 ed eventuali risorse aggiuntive, accelerando il trend di riduzione delle autovetture di categoria ante euro 4 che sono il 32%.
I dati relativi al 2019 evidenziano che su un totale di parco auto nazionale di 39.558.000 ci sono: 3.659.773 Euro 0 – 970.345 Euro1 – 3.369.104 Euro2 – 4.914.852 Euro3 – 10.666.352 Euro4 – 6.954.953 Euro5 –
8.988.394 Euro6 – 34.227 Non noto.
Inoltre è previsto di accelerare anche il rinnovo del parco veicoli della P.A. ( almeno il 30% entro il 2022, il 50% entro il 2025, e l’85% entro il 2030 di veicoli elettrici e ibridi con ricarica esterna, a metano e a idrogeno, nonché elettrici o metano nel caso degli autobus ); realizzare poli logistici integrati per la ricarica elettrica e il rifornimento dei veicoli dotati di sistemi di stoccaggio; adeguare i piani tariffari per la ricarica dei veicoli elettrici (ARERA) per il trasporto pubblico locale e semplificare le procedure amministrative.
Gli obiettivi e i dati presentati, sono la rappresentazione di una trasformazione epocale che si vuole realizzare per la sostenibilità e la salvaguardia dell’ambiente in tempi relativamente brevi, nel nostro intervento abbiamo evidenziato di considerare con attenzione le ripercussioni di carattere industriale, sociale e occupazionale, anche in relazione agli effetti negativi e le crisi aziendali derivanti dalla riduzione delle immatricolazioni ed in particolare dal notevole calo del diesel che impatta negativamente su tutta la filiera delle automotive, poiché riteniamo che vi sia la necessità di indirizzare le risorse a disposizione, per accompagnare le aziende presenti nel Paese, nella ricerca e nella riconversione, sostenendo la formazione, la ricerca e lo sviluppo, con una attenta politica di incentivi sui prodotti, che sia finalizzata anche nei tempi a non perdere quote di mercato, inoltre pensiamo che vi sia la necessità di promuovere campagne pubbliche di informazione per accompagnare il processo di trasformazione in atto e la conoscenza ancora non abbastanza adeguata dell’opinione pubblica su questi temi.