Roma, 5 settembre. “La sentenza della Corte di Cassazione che vieta espressamente ai datori di lavoro di effettuare videoriprese dei lavoratori, anche con il loro consenso, contribuisce a fare chiarezza su un argomento fondamentale per la tutela della dignità dei lavoratori. La CONFSAL esprime dunque la propria soddisfazione per il riconoscimento del lavoratore come soggetto debole del rapporto subordinato e per il fatto che la Suprema Corte abbia previsto che il controllo a distanza dei lavoratori possa essere consentito solo a seguito di un accordo con le rappresentanze sindacali”. Lo ha dichiarato Angelo Raffaele Margiotta, Segretario Generale della CONFSAL, commentando la sentenza della Cassazione sul divieto di riprese ai dipendenti.
“Con tale sentenza viene sancito da una parte il ruolo fondamentale delle organizzazioni sindacali per la tutela dei diritti fondamentali dei lavoratori e dall’altra si ribadisce in maniera chiara un principio sancito quasi cinquanta anni fa dallo Statuto dei Lavoratori.
Ciò è tanto più importante in un momento in cui i sindacati vengono accusati da alcuni di rappresentare un freno per l’elasticità del mercato del lavoro. A questo proposito rileviamo che si tendono a dimenticare le conquiste in termini di diritti fondamentali della persona raggiunti negli ultimi decenni grazie alla tenacia delle organizzazioni sindacali”, ha concluso Margiotta.